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venerdì 8 marzo 2024

BENESSERE ANIMALE

Il concetto di benessere animale e' stato delineato oltre trent'anni fa dal professor Donald Broom, ed è stato adottato sia dal Legislatore europeo che da organizzazioni internazionali come l'Organizzazione Mondiale per la Salute Animale, OIE. 

Per Donald Broom: "Il benessere di un individuo è essenzialmente il suo stato relativo alla sua capacità di affrontare l'ambiente circostante". 

La parola “affrontare” significa avere il controllo dell’omeostasi mentale e corporea.

Quali fattori possono agire sull'equilibrio psicofisico degli animali e, di conseguenza, sul loro benessere? Sono 4 i fattori che possono influenzare questa omeostasi:

  • lo stress, ovvero l’effetto di una situazione o di un fattore ambientale che supera le capacità di controllo dell’organismo e si ripercuote negativamente sulla forma fisica.

  • i bisogni, le necessità dell’animale, ad esempio avere a disposizione alimenti in quantità sufficiente e di qualità idonea oppure poter avere interazioni sociali o, ancora, avere a disposizione un ambiente confortevole per dormire e riposare.

  • le emozioni, quali derivano da situazioni di paura, dolore, piacere, desiderio; emozioni negative, correlate a bisogni non soddisfatti, determinano una diminuzione del livello di benessere animale.

  • lo stato di salute ovvero la presenza (ed il grado) di malattia.

Il benessere animale, in particolare per gli animali da compagnia, rappresenta uno degli obiettivi prioritari dell’Unione Europea.

Sottoscritta a Strasburgo il 13 novembre del 1987, la Convenzione Europea per la Protezione degli Animali da Compagnia sancisce i principi fondamentali per il benessere animale:

  • nessuno deve causare inutili sofferenze o dolori a un animale da compagnia.

  • è proibito abbandonare un animale da compagnia.

  • nessun animale deve essere addestrato con metodi che possono compromettere la salute e il benessere.

Inoltre, il Trattato di Lisbona del 13 dicembre 2007, impegna l'Unione Europea e gli stati membri a garantire maggiore protezione e rispetto del benessere degli animali, in quanto esseri senzienti e come tali esseri che percepiscono, dotati di sensi e sensibilità.

Pertanto, in conformità con quanto esplicitamente sancito dalla Convenzione Europea per la Protezione degli Animali da Compagnia, l’addestramento e/o l’educazione degli animali devono avvenire in modo eticamente corretto: e’ vietato ricorrere alla privazione del cibo o alle punizioni fisiche (l’animale non deve essere picchiato in alcun modo), ed è fondamentale evitare l’uso di strumenti coercitivi che possano causare lesioni fisiche all’animale, come catene, corde, cordini, laccetti, e simili.

Contravvenire a tale norma, di fatto, configura una responsabilità nell’atto di perpetrare un abuso nei confronti dell’animale.