L
TEFLON
I
minatori erano soliti portare con loro un canarino: se l'uccello
fosse morto o avesse dato segni di sofferenza, avrebbero saputo che
sarebbe stato molto pericoloso per loro restare nella miniera.
Le
dimensioni dei volatili e la capacita' polmonare li rendono molto
sensibili alle tossine nell'ambiente.
Sicuramente
saprete che il teflon rappresenta un pericolo mortale per i nostri
amici pennuti: esso si trova non solo nelle pentole da cucina, ma
anche in molti altri oggetti di uso comune come tostapani, ferri da
stiro, macchine per pop corn, stampi antiaderenti, wok, coperture
delle assi da stiro, stufette portatili, lampade a incandescenza ecc
ecc.
Purtroppo il teflon
non fa rumore e non ha odore.
Cucinando a
normali temperatura di cucina il
teflon o PTFE è stabile e sicuro.
Se, pero', viene
riscaldato sopra i 280 °C rilascia
particelle tossiche e fumi in una reazione chiamata
“PIROLISI”. E’ una temperatura molto alta e raramente viene
raggiunta durante il normale processo di cucina che normalmente
vengono effettuati a temperature tra 122 e 205 °C.
Se pero' una pentola
antiaderente viene fatta cuocere a secco o dimenticata sul fuoco si
riscalda molto e possono svilupparsi fumi tossici.
Gli uccelli sono suscettibili ad una patologia
respiratoria causata dal teflon che può condurli a morte.I sintomi
non sono specifici e possono essere simili ad un’ampia varietà di
patologie respiratorie e sistemiche.
Normalmente il pappagallo viene trovato morto o morente con grave
difficoltà respiratorie. Esposizioni brevi
possono causare respirazione difficoltosa, starnuti, incoordinazione,
debolezza, depressione, comportamenti ansiosi o convulsioni.Questi sintomi possono comparire anche con altri irritanti polmonari, come spray e aereosol di prodotti cosmetici o per la casa, fumo di tabacco, monossido di carbonio, gas naturali, ammoniaca, cibi bruciati ed olii di frittura esausti.
Il teflon surriscaldato causa problemi anche nell’uomo generando una patologia simil-influenzale conosciuta anche come “febbre da fumi di polimeri”,raramente fatale.
Gli uccelli sono sensibilissimi al teflon perche' ll canale respiratorio è efficiente nello scambiare gas e fornire altissimi livelli di ossigeno ai muscoli per il volo. Mentre scambia ossigeno così efficientemente, altrettanto lo è nello scambio dei gas tossici. Inoltre un pappagallo respira da 75 a 95 volte in un minuto (contro i 20 respiri medi di un essere umano) e l’aria ingerita invade tutti i sacchi aerei che occupano una superficie enorme del corpo del pappagallo: la conseguenza è che le sostanze tossiche inalate col respiro penetrano velocemente e in gran quantità in tutto l’organismo, avvelenandolo.
E’ difficilissimo salvare un pappagallino avvelenato da teflon.
E' meglio quindi imparare a prevenire:
non tenere il pappagallo in cucina, soprattutto quando siamo ai fornelli
utilizzare pentole in ceramica (ci guadagneremo in salute anche noi)
cambiare spesso aria .