L'utilizzo, l'applicazione di questi strumenti e la modalita' con cui viene condotto l'addestramento, dipendono dalla formazione, dal trascorso lavorativo, dalla sensibilita' del trainer.
Sarebbe auspicabile che il principio su cui viene condotto il training sia basato sul FORCE FREE, ovvero nel pieno rispetto dell'animale, del suo benessere fisico e psicologico.
Un addestramento moderno, quindi, totalmente libero da coercizioni e forzature quali, ad esempio, picchiare una zampa per farla alzare a comando, schiaffeggiare il pappagallo se "si rifiuta di fare quella cosa", usare collari, lucchetti alle zampe, catene, corde per tenere l'animale legato e/o lanciarlo per istruirlo su una specifica abilita' di volo (!), affamare, usare di bastoni e /o fruste sull'animale.
L'uso di metodi coercitivi, che causano dolore, paura o disagio nell'animale, e' anche spesso legato al QUICK FIX, alle soluzioni veloci , ovvero al desiderio del trainer di raggiungere in brevissimo tempo, l'esibizione di un comportamento.
Tuttavia, si tratta di risultati effimeri, temporanei perche' queste strategie producono gradualmente effetti collaterali indesiderati come aggressivita', comportamenti di evitamento e fuga, grida e persino automutilazione.
L'uso appropriato del rinforzo positivo e l'applicazione corretta della Scienza del Comportamento, invece, permettono di condurre un addestramento, una educazione con un pappagallo collaborativo, rilassato e fiducioso.
L'animale esibira' il comportamento perche' davvero vuole, non perche' spaventato, dolorante o affamato.
