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sabato 24 settembre 2016

DI NUOVO SULL'ALLEVAMENTO A MANO

Mi si stringe il cuore, sempre, e la rabbia mi sale.
Ogni volta che vedo un pullo implume o quasi, solo, dentro a una ciotola chiuso in camera calda; quando, in natura, sarebbe assieme ai suoi fratelli, in un nido profondo e praticamente buio.

Un vero e proprio abuso sulla pelle e la psiche di queste creature sociali e intelligenti che, privati cosi' delle cure parentali (cioe' dei genitori naturali), si predispongono a seri problemi comportamentali da adulti (grida incessanti, eccessivo attaccamento al proprietario, aggressivita' e autodeplumazione).

Smettela di prendere pulli da imbecco e pappagalli allevati mano (soprattutto se da pseudo-allevatori).
L'allevamento a mano e' una forzatura ed e' innaturale.






mercoledì 14 settembre 2016

IL BELLO DEL R+

Educare un pappagallo attraverso la tecnica del rinforzo positivo e' la scelta migliore, perche' non forza l'animale ma lo lascia libero di scegliere: se decide di partecipare sara' ricompensato con buone cose, se invece non vuole partecipare avra' perso l'opportunita' di ottenere un premio prelibato o un altro rinforzo.

Il rinforzo positivo consente di creare una relazione pappagallo/proprietario, piu' armoniosa e basata sulla fiducia reciproca: il volatile sa di potersi fidare, perche' non sara' mai costretto a fare qualcosa che non desidera (che si traduce anche in minori beccate) e l'umano impara a rispettare il suo animale.



 

sabato 3 settembre 2016

BECCO PERCHE' ME LO HAI INSEGNATO TU

Provate a mettervi nei panni del nuovo pappagallo che avete appena comprato e portato a casa.

Il pappagallo si sentira' sicuramente spaventatissimo dal cambiamento di ambiente e dalle nuove persone e andrebbe lasciato in pace per alcuni giorni per permettergli di tranquilizzarsi; al contrario della nuova famiglia che e' eccitatissima per il suo arrivo e desiderosa di interagire con il nuovo pennuto.

Di solito succede che qualche membro del nucleo famigliare comincia subito ad importunare il volatile, infilando un dito tra le sbarre e/o toccando persino l'animale che terrorizzato reagira' nell'unico modo che conosce: cercando riparo in un angolo della gabbia e all'occorrenza beccando a sangue.

I pappagalli comunicano con il linguaggio del corpo, che e' opportuno conoscere per interagire con loro; un pappagallo che soffia, si allontana da noi sta cercando di intimarci un "basta" a cio' che stiamo facendo. Se continuiamo, ci gridera' "BASTAAAA!" nell'ultimo modo che gli resta cioe' beccandoci a sangue.

La beccata avra' il risultato finale di allontanarci dal pappagallo e cio', col tempo,  potrebbe evolvere in un comportamento appreso: il nostro amico pennuto imparera' a rispondere nello stesso modo aggressivo al fine di rimuovere cio' che lo spaventa.
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foto tratta da internet