CONTATTAMI SU WHATSAPP

CONTATTAMI SU WHATSAPP
INVIA ORA UN MESSAGGIO WHATSAPP (per problemi di training o comportamentali quali grida, beccate, autodeplumazione)

sabato 4 ottobre 2025

Ormoni e comportamento: quando il contesto accende la miccia


Molti proprietari di pappagalli notano che, in certi periodi dell’anno, il loro animale sembra “più nervoso” o più incline a difendere spazi, oggetti o persone. 

Spesso questo cambiamento è legato a un aumento degli ormoni riproduttivi, una condizione naturale che prepara il corpo e il cervello alla riproduzione.

Tuttavia, è importante capire che gli ormoni, da soli, non causano l’aggressività

Possono rendere il pappagallo più predisposto a reagire, ma perché il comportamento si manifesti serve sempre uno stimolo preciso.

In questo senso, gli ormoni agiscono come un “evento di setting” una condizione che non provoca direttamente un comportamento, ma modifica la probabilità che esso avvenga in presenza dello stimolo giusto.

Quindi l'aumento di ormoni riproduttivi in circolo non causa direttamente l’aggressione, ma crea le condizioni perché essa possa emergere. Nel periodo ormonale, se qualcuno si avvicina al suo nido, alla gabbia o alla persona di riferimento, potrebbe reagire in modo aggressivo: l’ormone ha preparato il contesto, ma è la presenza dello stimolo (ad esempio l’intrusione) che accende la miccia del comportamento.

Capire questo meccanismo aiuta a prevenire conflitti e a gestire meglio il comportamento del pappagallo.



domenica 14 settembre 2025

ADDESTRAMENTO CON RINFORZO POSITIVO

Un nuovo studio sull'addestramento con i pappagalli Ara.

L’obiettivo dello studio era mostrare come l’uso del rinforzo positivo possa migliorare il benessere dei pappagalli in cattività, rendendo più semplice sia la gestione quotidiana sia le procedure veterinarie, grazie alla loro collaborazione volontaria.

Il rinforzo positivo è una tecnica centrale dell’ABA (Applied Behavior Analysis), l’analisi applicata del comportamento. Il principio è semplice: quando un comportamento viene seguito da una conseguenza piacevole – come un bocconcino, un gioco, una carezza o un rinforzo sociale – aumenta la probabilità che quel comportamento si ripeta. In questo modo, non si punisce ciò che è indesiderato, ma si valorizza ciò che viene eseguito correttamente.

Applicato agli psittacidi, questo approccio rafforza la fiducia reciproca, riduce lo stress e trasforma le procedure di allevamento e mediche in esperienze positive e cooperative. Alla fine del periodo di studio, entrambi gli ara avevano anche ridotto i comportamenti aggressivi nei confronti dei custodi.

Questi risultati dimostrano che l’addestramento con rinforzo positivo è uno strumento efficace e pratico: consente ai pappagalli in cattività di partecipare volontariamente alle procedure di gestione e cura, migliorando al contempo il loro benessere generale e la qualità della relazione con i custodi.

Fai click per leggere l'articolo completo




giovedì 11 settembre 2025

Apprendimento e Ara Glaucogularis

Secondo una ricerca pubblicata su Scientific Reports, gli Ara golablu (Ara Glaucogularis) sono capaci di imparare semplicemente osservando altri individui della loro specie. 

Si tratta del cosiddetto “apprendimento per imitazione”, ovvero la capacità di acquisire un comportamento nuovo copiando ciò che fanno gli altri, senza bisogno di prove dirette o istruzioni. 

Un risultato che mette in discussione l’idea che questo tipo di apprendimento sia esclusivo dell’essere umano e che getta nuova luce sui complessi comportamenti di gruppo di questi pappagalli.

Fai click per leggere l'articolo




venerdì 5 settembre 2025

La danza dei pappagalli: tra musica, gioco e benessere

I pappagalli (Aves, Psittaciformes), e in particolare la specie Cacatua, in cattività mostrano spesso comportamenti di danza in risposta alla musica, anche se talvolta il movimento e' spontaneo, senza bisogno di stimoli sonori.

A prima vista questo comportamento può sembrare privo di significato, ma diversi elementi lo avvicinano al gioco e lo rendono un possibile indicatore di benessere e felicità. 

È bene però prestare attenzione: movimenti simili possono talvolta assumere la forma di stereotipie, cioè azioni ripetitive legate a situazioni di disagio. Sono quindi necessari ulteriori studi per comprendere meglio la relazione tra danza e stato emotivo.

La danza, tuttavia, appare anche come una vera forma di gioco: nasce in modo naturale, a volte in assenza di musica, e sembra procurare piacere a chi la esegue. Proprio per questo rappresenta un’interessante finestra sui processi cognitivi dei pappagalli, permettendo di osservare capacità come imitazione, creatività e adattamento. La musica, in questo contesto, può diventare un arricchimento prezioso, capace di stimolare emozioni e comportamenti positivi nella vita quotidiana.

Oggi il concetto di benessere animale non si limita più all’assenza di esperienze negative, ma include anche la presenza di esperienze positive, come il piacere. In questo senso il gioco è fondamentale: è un chiaro segnale di benessere e può essere incoraggiato attraverso arricchimenti ambientali e strategie di gestione mirate.


Il movimento della testa, il movimento laterale e il rotolamento del corpo sono solo alcuni degli almeno 30 movimenti di danza utilizzati dai Cacatua in cattività, identificati dal team di studio della Charles Sturt University in Australia (https://journals.plos.org/plosone) analizzando video pubblicati sui social media di Cacatua danzanti 






venerdì 1 agosto 2025

L'apprendimento: un viaggio condiviso tra difficoltà, empatia e fiducia

Il processo di apprendimento, per qualsiasi essere vivente, non è mai lineare. È un percorso fatto di piccoli successi e inevitabili momenti di difficoltà. Questo vale anche per l'educazione dei pappagalli, dove la relazione tra l’essere umano e l’animale assume un ruolo centrale.

Molto spesso si tende a pensare all’addestramento come a una serie di comandi da impartire e risposte da ottenere. Ma la realtà è ben diversa: ciò che funziona davvero è la costruzione di un dialogo autentico, un linguaggio condiviso che tenga conto della personalità, delle emozioni e dei bisogni del pappagallo.

Saper leggere e rispettare i segnali del proprio animale è ciò che fa la differenza tra un addestramento meccanico e uno basato sulla fiducia. Un pappagallo che si sente compreso e sicuro sarà molto più propenso a collaborare, ad apprendere e a crescere insieme al suo umano.

Empatia, pazienza, osservazione e tecnica sono gli strumenti più potenti in questo processo. Ogni difficoltà può diventare un’occasione di ascolto e ogni successo, anche piccolo, rafforza quel legame invisibile fatto di rispetto reciproco.

L’addestramento efficace non è il fine, ma il mezzo: un modo per costruire una relazione profonda e duratura, che metta al centro il benessere del pappagallo e la bellezza dell’apprendere insieme.




sabato 28 giugno 2025

CERVELLO ED EMOZIONI

Il cervello degli uccelli è incredibilmente complesso, capace di apprendere, ricordare e provare emozioni come paura e ansia. 

Rispettare il loro modo di sentire (cioe' come percepiscono soggettivamente una esperienza a livello mentale e fisico) — e non solo di agire — è il primo passo per una convivenza felice e consapevole.

Studi su specie come Corvi, Pappagalli e Ghiandaie mostrano che possono provare paura, frustrazione, sorpresa e reagire di conseguenza.

Paura e ansia

La paura è una risposta immediata a un pericolo reale. L’ansia, invece, è l’anticipazione di qualcosa di negativo che potrebbe accadere, anche in assenza di un pericolo visibile.

Un pappagallo che ha paura può fuggire, immobilizzarsi o aggredire. 

Un pappagallo in costante allerta, invece, può sviluppare comportamenti ossessivi o ripetitivi, come vocalizzi eccessivi, aggressivita' o deplumazione.

Quando un pappagallo sviluppa comportamenti problematici legati all’ansia, non lo fa per dispetto. Sta cercando di ridurre o gestire un disagio interno. I comportamenti messi in atto sono strategie — spesso disfunzionali — per cercare sollievo.

Il cervello degli uccelli è organizzato in modo diverso da quello dei mammiferi, ma presenta funzioni simili. Il sistema limbico, che regola le emozioni, è presente anche negli uccelli e comprende strutture come:
  • Amigdala – Elabora la paura e gestisce le risposte emotive.

  • Ippocampo – Coinvolto nella memorizzazione, soprattutto di esperienze emozionali.

  • Ipotalamo – Regola il sistema nervoso autonomo e le reazioni fisiologiche allo stress.

Secondo Kuenzel (2000), sebbene alcune strutture differiscano da quelle dei mammiferi, il sistema limbico negli uccelli svolge ruoli simili, compresi memoria, apprendimento e reazioni emozionali.

Quando un uccello percepisce una minaccia,  si attiva l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), che porta al rilascio dell’ormone dello stress: corticosterone.

Nei casi acuti, questo sistema è utile: prepara il corpo all’azione (fuga o difesa). Ma se lo stress continua per giorni o settimane, il pappagallo entra in uno stato di stress cronico che può causare cambiamenti permanenti nel cervello:

  • Il corticosterone in eccesso danneggia l’ippocampo, che regola la memoria e inibisce la risposta allo stress (Sapolsky et al., 1990).

  • L’amigdala diventa iperattiva e fissa nella memoria le esperienze negative.

  • I ricordi positivi, invece, diventano più difficili da formare o da richiamare.

Questo spiega perché un pappagallo cronicamente ansioso/in allerta tende a "scordare" situazioni serene, restando in uno stato di allerta continua anche in ambienti sicuri.

Come possiamo aiutare?

  • Offrire un ambiente prevedibile, con routine stabili.

  • Evitare situazioni che possano scatenare paura improvvisa.

  • Usare il rinforzo positivo per modificare gradualmente le associazioni emotive negative.

  • Fornire scelta e controllo al pappagallo (es. scegliere dove/come posarsi, giocare o alimentarsi).

  • Se il problema persiste, consultare un esperto.









Rif. Bibliografici:
Kuenzel, WJ. 2000. The Autonomic Nervous System of Avian Species. Sturkie's Avian Physiology. C. Causey  Whittow. London UK, Academic Press.
Martin, K 2006. Psittacine Behaioural Pharmacotherapy. Manual of Parrot Behavior. A. U. Luescher. Ames Iowa, Blackwell Publishing.
Welle, KR. 2006.  Behavior Classes in the Veterinary Hospital: preventing Problems before they start. Manual of Parrot Behavior. A. U. Luescher.