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martedì 19 novembre 2019

LA VAGHEZZA DELLA TERMINOLOGIA POETICA PRIVA DI CONTENUTI


Un bellissimo articolo della collega Paola Rossi Abctraining sul benessere reale dei pappagalli durante il training:


“Rispetto e fiducia” sono le due parole che più spesso sento pronunciare nell’ambito dell’addestramento dei pappagalli. Ma chi è veramente in grado di spiegare cosa significano? Cosa descrivono?
Che valore hanno per quello specifico addestratore? E per quel pappagallo? Sono realmente in linea con le strategie LIMA (least intrusive, minimally aversive)?
Costrutti e etichette diagnostiche, ipotetiche e vaghe usate senza cognizione di causa non sono in grado di misurare il reale benessere dei pappagalli durante un programma di insegnamento. Praticamente dei contenitori vuoti.
Quante volte la parola “rispetto” è declinata esclusivamente sull’interpretazione della realtà dell’addestratore e di quello che lui fa e per nulla calibrata su ciò che sente, prova, pensa l’organismo con il quale sta interagendo?
Quante volte "fiducia e rispetto" descrivono realmente le condizioni a cui sono sottoposti i pappagalli durante l'addestramento e quanto variabili e personali sono le interpretazioni di questi due concetti?
E’ a questo che serve affidarsi alla Scienza e a linee guida verificate.
Un esempio è la pratica molto diffusa di usare avversivi per l’insegnamento del volo libero mirati a ottenere comportamenti che il pappagallo non riesce a esprimere fluidamente e poi fare un complimento e dare un premio alimentare chiamandolo arbitrariamente Rinforzo Positivo. E' questo che sarebbe il rispetto? E' così che si costruisce la fiducia?
Un'altra pratica avversiva è quella del cordino che viene spacciato ai clienti come innocuo. Anche qui, in quale ambito ci troviamo e di quale rispetto e fiducia si parla?
Qual è il confine tra un battage pubblicitario aggressivo e spregiudicato e il contenuto realistico di parole come “Rispetto” e “Fiducia”?
Bisognerebbe chiederselo. Seriamente.
Un buon insegnamento, scientifico, etico e riconosciuto a livello internazionale va oltre le apparenze poetiche, si poggia esclusivamente su una valutazione funzionale, aggiusta e calibra gli interventi progettati all'inizio, sulle reazioni dell'animale . Magari dovendo ridisegnare tutto.
Perché è l'animale che detta il passo, non chi pronuncia parole senza sapere cosa significano per lui.